Questa storia di Benitez che a metà aprile farà sapere del suo futuro, mi ha francamente stancato.
Sembra di rivivere la vicenda Mazzarri che si trascinò fino all'ultima giornata di campionato. Anche in quel caso era più che chiaro che l'allenatore sarebbe andato via, eppure la cosa venne tenuta nascosta pur essendo il classico segreto di Pulcinella.
Benitez mena vanto, giustamente, della sua estrema professionalità, per cui sarebbe una bella cosa se non aspettasse ancore e dicesse con chiarezza le sue intenzioni.
La data di fine aprile è chiaramente strategica.
In quel periodo, infatti i giochi saranno fatti. Si saprà se il Napoli riuscirà a conquistare un posto Champions, se sarà stato in grado di andare in finale di Coppa Italia e se avrà passato il turno di Europa League.
Tropo facile e poco rispettoso dei tifosi.
La considerazione amara è il constatare il fallimento di un progetto. E' vero il Napoli ha messo in bacheca altri due trofei con Benitez, ma gli investimenti fatti e la concomitante crisi di squadre storiche come Milan e Inter rappresentano una contingenza favorevole che difficilmente si ripresenterà.
Senza Champions irrimediabilmente il futuro del Napoli sarà meno roseo. Il fatturato calerà e gli ingaggi dovranno per forza scendere con il sacrificio di qualche campione, Higuain in testa.
D'altra parte non si può nemmeno pensare che il destino di una squadra siasempre legato a un piazzamento Champions. Il risultato sportivo si sa è un'incognita su cui diversi fattori incidono, tra cui infortuni, decisioni arbitrali, sfortuna. Il Napoli dovrebbe essere attrezzato anche per un'evenienza sportiva negativa. Purtroppo, però non è così.
De Laurentiis, infatti non ha la potenza economica tale da investire in infrastrutture e settore giovanile in modo da rendere il club più forte. Basti pensare alla questione stadio.
Il San Paolo, infatti si farà un piccolo maquillage, giusto per ottenere la licenza UEFA, non di più, per cui non rappresenterà nessun valore aggiunto per il club. Lo stesso centro sportivo, uno dei pallini di Benitez, in realtà non esiste. Per non parlare del settore giovanile, la scugnizzeria che non è mai decollata.
Con questi presupposti difficile immaginare un futuro pieno di successi per il Napoli.