Il Presidente dell'UEFA che aspira a prendere il posto di Blatter alla guida della FIFA nel commentare le differenze tra il gioco di oggi e quello del tempo che lo vedeva protagonista ha tirato in ballo il Napoli.
Come?
Secondo l'ex juventino, il gioco di oggi non è più veloce di quello di prima. L'unica vera differenza sta nei tempi di gioco. Il divieto del retropassaggio al portiere e la regola secondo cui è possibile utilizzare più palloni avrebbe annullato le pause a tutto vantaggio dello spettacolo.
Per avvalorare la sua tesi Platini ha citato proprio il Napoli affermando che negli anni 80, al San Paolo con la squadra azzurra in vantaggio, i raccattapalle impiegavano 50 minuti per far tornare in gioco il pallone.
Non è per essere permalosi, ma il paragone di Platini è ingeneroso nei confronti del Napoli ed è solo testimonianza di vecchie ruggini dovute a qualche sconfitta di troppo della sua Juve in quel periodo.
D'altra parte la stella di Platini cominciò a tramontare proprio all'avvento di quella di Diego Maradona. In questo caso il tempo evidentemente non ha lenito le ferite!