Nella fredda capitale russa, ci vorrà il miglior Napoli per passare il turno, malgrado il netto vantaggio dell'andata. Messe a confronto la formazione del Napoli è sicuramente meglio dotata tecnicamente, ma come bene ha dimostrato il Verona, la tecnica non basta.
Nel calcio, ma nello sport in generale, altre doti sono importanti, se non fondamentali: la grinta, la tenacia, la voglia di vincere.
Il Napoli spesso è stato carente proprio in queste caratteristiche.
Soprattutto fuori casa, lontano dal tifo amico, il Napoli si è smarrito, si è fatto mettere sotto dall'agonismo avversario e non ha reagito.
A Verona, la sintesi della stagione azzurra. Una squadra avversaria mediocre, sommersa all'andata da ben sei gol, che mette in campo una ferocia agonistica elevatissima, rafforzata dalla stoica rivalità fra le due squadre. Il Napoli come un pugile alle corde si è fatto "suonare" senza accennare a nessuna reazione.
Uno spettacolo, invero deludente e raccapricciante.
A Mosca il clima che attende il Napoli sarà simile. I Moscoviti tenteranno nei primi minuti , l'assalto alla porta di Andujar per cercare di segnare quel gol che li rimetta in corsa. Gli Azzurri dovranno essere forti, cercare di fuggire alle provocazioni avversarie gestendo la partita da grande squadra.
Non so chi schiererà l'ex mago Benitez, ma al di là degli interpreti dovrà essere lo spirito di squadra che dovrà prevalere. Tutti insieme, spalla a spalla, come ama dire il tecnico spagnolo e come ha ribadito De Laurentiis nella videoconferenza di ieri.