ragionamento che non farebbe una piega quello dei vertici societari del Napoli se la cosa fosse stata chiaramente illustrata alla tifoseria. De Laurentiis, invece si è lasciato andare a proclami di vittoria, alla luce dei fatti abbastanza azzardati. Fatto sta cha per ora il Napoli si ritrova senza più Behrami e Fernandez già ceduti, ma di fatto anche senza Vargas, Gargano, Dzemaili e Pandev che non fanno parte del progetto tecnico mentre gli acquisti si riducono a Koulibaly e Michu. Anche senza essere dei geni si comprende come la squadra si sia indebolita.
Il preliminare di Champions diventa decisivo per il futuro azzurro, ma la sensazione è che sia in atto un ridimensionamento totale della squadra azzurra. De Laurentiis non guadagna più un euro dal cinema soprattutto dopo il fallimento dei cinepanettoni per cui punta tutto sul Napoli.
Le capacità di espansione del Napoli sono limitate non avendo il club azzurro uno stadio di proprietà e non essendo il suo appeal internazionale paragonabile a quello dei più ricchi club del mondo.
Il futuro non è roseo, non sempre ci sarà un Cavani da vendere realizzando la terza più alta plusvalenza della storia del calcio e DeLa non è un magnate o uno sceicco.
Per quest'anno non possiamo che tifare, sperare e pregare che il Napoli passi il turno con il Bilbao.