Comincia a delinearsi il Napoli di Sarri.
A parte le giuste polemiche per la mancata convocazione di tutti i giornalisti alla presentazione di Sarri, proprio dalle prime parole del tecnico si intravede quale sarà la nuova filosofia del Napoli.
Sarà un Napoli operaio.
Sarri, infatti ha messo in primo piano la parola lavoro. Tutti dovranno sacrificarsi per la causa comune così da riuscire a raccogliere i risultati sperati dalla società e dai tifosi. E in questo senso vanno gli acquisti che si vanno a delineare.
Allan, in primis è un giocatore da combattimento, uno che morde tutti in mezzo al campo rappresentando, in questo modo l'ideale di atleta che Sarri desidera nella propria squadra.
Così come si comprende verso quali giocatori il Napoli indirizza le proprie scelte di mercato, allo stesso modo si riesce a comprendere quali giocatori non faranno più parte del progetto tecnico. Inler, ad esempio è uno di questi come Britos e Gargano, per considerazioni che riguardano l'età e l'ingaggio.
Nasce il Napoli di Sarri fatto di Italiani, di giovani con voglia di emergere, con atleti "guerrieri" in grado di mettere in campo quella grinta e quella voglia di vincere spesso assente durante la passata stagione.
I tifosi sono scettici, vedono in questa scelta un ridimensionamento del progetto Napoli e imputano a De Laurentiis a poca voglia di aprire il portafogli. Come al solito il Giudice Supremo sarà il campo, i risultati determineranno l'umore della piazza. Se arriveranno, come auspico tante vittorie ecco che tutti saranno pronti a rimangiarsi le proprie parole e i propri giudizi negativi.
Comunque sia il Napoli sembra almeno avere le idee chiare senza a astrae a rincorrere sogni irrealizzabili come quello di Mascherano o Gonalons veri e propri tormentoni estivi della scorsa stagione