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martedì 15 novembre 2016

Come è difficile comprare un attaccante

Questa è l'esclamazione che si è lasciato sfuggire Aurelio De Laurentis!


attaccante_napoli


Difficile anche perché il buon ADL non era abituato a soffrire per la mancanza di una punta dopo gli anni di Cavani e del Pipita Higuain.

Difficile perché un attaccante di razza il Napoli lo aveva scovato con Milik, ma la sorte avversa lo ha subito tolto dalla mischia, complice un grave infortunio che lo terrà lontano dai campi di gioco per quasi tutta la stagione malgrado gli ottimistici resoconti sull'andamento della rieducazione che arrivano dalla società.

Difficile perché in giro non ci sono grossi talenti e quei pochi o non sono in vendita o costano troppo per il Napoli.

Che fare allora?


Cercare di limitare i danni acquistando un mestierante, una sorta di usato sicuro che consenta a Sarri di avere delle alternative valide, visto che Manolo Gabbiadini ha più volte tradito le attese oppure cercare un attaccante che possa anche tornare utile per il futuro?

Il dilemma è un falso problema perché si fa prima a vedere quali calciatori sono disponibili sul mercato di gennaio.


Facciamo la lista della spesa:



  • Pavoletti. Centravanti di peso, buon colpitore di testa. Non giovanissimo, con i suoi 28 anni e incline agli infortuni muscolari. Lo si può prendere spendendo circa 20 milioni di euro e quindi pagando il calciatore più del suo valore. C'è da dire che Pavoletti non è entusiasta di venire a Napoli, anzi diciamo pure che non ci vuole venire.
  • Zaza. Forte fisicamente, cattivo, discrete doti tecniche, ma con scarse medie realizzative. Attualmente gioca in prestito al West Ham dove non trova spazio. Quest'anno non ha realizzato reti. Il calciatore è di proprietà della Juvemtus e non credo che ADL voglia intavolare trattative con Marotta e Agnelli dopo lo sgarbo Higuain.
  • Mitrovic. In forza al Newcastle di Benitez. Uno spilungone, forte fisicamente e buon realizzatore. Molto giovane (è un 94) Mitrovic potrebbe essere la soluzione ideale. Il Newcastle, però chiede 30 milioni e c'è da considerare che il Serbo ha un carattere difficile e d irascibile. Una specie di Balotelli tanto per capirci.
  • Duvan Zapata. Soluzione low cost perché il calciatore è del Napoli. I patti con l'Udinese, parlano di un prestito che scade a giugno. Non sono previste clausole che permettano al calciatore di rientrare prima a Napoli. Chiaro che un accordo tra le società è possibile, ma il Napoli si ritroverebbe a pagare una penale per uncalciatore di sua proprietà. 
Leggi l'approfondimento di Calcionapoli24: Zaza e Pavoletti i pro e contro delle due trattative

Le alternative?

arek_milik


Non esistono alternative, il Napoli ha bisogno di un attaccante. La società, però potrebbe decidere a gennaio di aspettare Milik e di continuare l'avventura con Gabbiadini, soprattutto se la squadra avrà superato il turno di Champions. In quel caso ADL potrebbe decidere di investire i soldi a giugno.

Dal quadro che emerge si nota l'estrema difficoltà in cui versa il Napoli, frutto di scelte non adeguate in estate. L'infortunio di Milik non era augurabile nè preventivabile, ma possibile. Per il Napoli l'alternativa era Gabbiadini che non godeva della completa fiducia da parte dell'allenatore. 

Mettiamoci pure il fatto che il calciatore bergamasco è un introverso per cui fatica ad imporsi e il quadro si completa.

Leggi: Come far risorgere Gabbiadini

gabbiadini

Gli errori del calciomercato estivo


 La socierà aveva l'obbligo di prendere nella sessione estiva del calciomercato un attaccante più vicino alle esigenze di Sarri.

Si è rincorso Icardi. si è sperato in Morata, ma le trattative erano così impossibili da far sospettare che il Napoli non avesse alcuna intenzione di sborsare grosse cifre dopo gli investimenti per Milik e Maksimovic.

A meno di colpi di genio del focoso Presidente il Napoli, dopo aver verificato l'eventuale passaggio agli ottavi di Champions, garantendosi un'altra vagonata di milioni acquisterà una punta. Considerando la politica recente del club è possibile che prendano un giovane anche se la cosa farà imbestialire Sarri.

Leggi: Napoli in crisi, ecco i colpevoli

Sarri e ADL: un matrimonio finito


Un'ultima considerazione è proprio sull'allenatore. Sarri e ADL sono da tempo ai ferri corti e tutto fa supporre che a giugno ci sarà l'addio. E allora ci sarà un altro problema da affrontare e un altro dilemma. Chi sarà il prossimo allenatore del Napoli?

lunedì 3 febbraio 2014

Zapata puntero triste

Duvan Zapata: come non si deve giocare al calcio.


Uno slogan impietoso, ma che riflette bene il giudizio sulla prestazione di Duvan Zapata, attaccante di scorta del Napoli ieri in quel di Bergamo.

Duvan Zapata

Colombiano, raccomandato al Napoli dal suo allenatore, discepolo di Benitez, Duvan, come ama farsi chiamare era stato acquistato dal Napoli come sostituto del Pipita. Ottime le referenze acquisite dallo scouting Azzurro e quindi grandi speranze di aver individuato un possibile e futuribile campione.

Dopo un lungo periodo di ambientamento i tifosi del Napoli e lo stesso Benitez, che ne ha sempre parlato bene si auguravano di ammirare il suo talento.

calcioesteroflashnews.blogspot.it

Fugaci apparizioni non avevano permesso di valutare appieno Duvan che si è distinto solo per un bel gol a Marsiglia in Champions; ieri l'occasione per mettersi in mostra. Benitez decide di dare un turno di riposo a Higuain in vista dell'impegno di Coppa Italia con la Roma e di impiegare al suo posto il Colombiano.

Un disastro, peggiore di quello combinato stanotte da Manning durante il SuperBowl.

Zapata tocca in 58 minuti solo 14 volte il pallone e mai in area di rigore.
Lento e impacciato nei movimenti, sovrastato fisicamente prima da Yepes e poi da Lucchini e Stendardo, incapace di andare in velocità, inefficace in dribbling. A vederlo non si comprende bene come un simile atleta possa giocare a calcio, ma soprattutto perché il Napoli abbia speso 7 milioni di euro per accaparrarselo .


Il volto di Duvan, quando Rafa Benitez lo ha richiamato in panchina era una maschera impenetrabile, gli occhi del calciatore tradivano, però lo smarrimento e la delusione. Un gigante dai piedi d'argilla.

Anche in questo caso viene da chiedersi di chi è la colpa dell'ingaggio del Colombiano.

Benitez? Bigon? Lo scouting?


Fatto sta che il Napoli si ritrova senza una vera e propria punta di riserva. Eppure bastava ingaggiare un Toni o un Gilardino oppure ancora Llorente che ricordiamo che è arrivato a costo zero per essere coperti in quel ruolo. Tutto ciò con meno soldi e più risultati.

Roma Napoli semifinale di Coppa