L'uomo del giorno è sempre lui: Manolo Gabbiadini.
La partita con la Roma sembrava aver segnato il punto più basso della parabola napoletana del calciatore bergamasco. Manolo venne sostituito a inizio secondo tempo e mestamente si accomodò in panchina con lo sguardo vuoto del fallimento.
Tre giorni dopo un piccolo riscatto. C'è da tirare un rigore importante contro il Besiktas in Champions League. Pochi istanti prima l'altro malato del Napoli Lorenzo Insigne, lo aveva miseramente fallito.
Gabbiadini incurante della pressione mette a segno la rete che in quel momento rappresentava il pareggio e la quasi certezza del passaggio del turno.
Ieri di nuovo la grande crisi.
Gabbiadini, che non aveva iniziato male la partita, si fa espellere per un brutto fallo di reazione su Ferrari che un attimo prima lo aveva malamente messo a terra.
Solo oggi si saprà per quante giornate Gabbiadini non potrà scendere in campo. Si parla di almeno due giornate, bastanti a fargli saltare la super sfida con la Juventus.
Maledizione!
Anche i suoi difensori più accorati, ieri hanno scaricato Gabbiadini. Niente più scuse, nessuna volontà di giustificare il calciatore nè tanto meno il suo gesto anti sportivo. Solo la società sembra voler abbracciare la linea morbida, giustificando il calciatore, addossando le colpe dell'accaduto all'eccessiva tensione cui il giocatore è sottoposto.
Avventura finita?
A questo punto credo proprio di sì. Il calciatore, benchè riconosciuto bravo, non è riuscito mai a sfondare veramente nel Napoli. Qualche bel gol, qualche bella prestazione, ma ben poco rispetto alle aspetattive che in lui venivano riposte.
A Gabbiadini si rimprovera la scarsa grinta. Manolo resta spesso avulso dal gioco, solo, al centro dell'attacco nella speranza che qualche calciatore avversario faccia qualche errore. troppo poco per l'esigente pubblico azzurro che vorrebbe più cattiveria agonistica.
La resurrezione di Gabbiadini
Probabilmente penserete che io sia pazzo, ma sono veramente convinto che Gabbiadini possa esplodere e portare un grande contributo alla causa del Napoli.
Il calciatore, però dovrà scrollarsi di dosso tutta quella pressione che gli deriva dall'essere il sostituto del Pipita Higuain ( anche lui non è che passi uno splendido momento).
Le qualità umane e del calciatore
Gabbiadini è un nordico nel vero senso della parola. Bergamasco fino all'osso è ben lontano dalla carica estroversa che possiamo ammirare in un Pepe Reina e questo a Napoli è già un difetto. La sua timidezza viene spesso scambiata con poca cattiveria agonistica e grinta. Il ragazzo sente questo rimprovero della piazza, ma ieri ad esempio ha esagerato reagendo a un fallo "carogna" di un giocatore del Crotone.
Un po' di cazzimma
Per la resurrezione di Manolo ci vuole una bella full immersion nella dimensione napoletana della cazzimma. Un calciatore pieno di questa dote partenopea si sarebbe vendicato di Ferrari il difensore del Crotone, ma non nella maniera plateale di Gabbiadini.
Ora speriamo in Mazzoleni
Speriamo che il Bergamasco Mazzoleni tenga in conto le comuni origini e sia benevolo nel suo referto. Certo è che vedere Gabbiadini in campo allo Juventus stadium è una chiara utopia, ma almeno evitare le tre giornate sarebbe già un successo.
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