Scoppia la grana stadio.
De Laurentiis, secondo il suo stile non le manda a dire al Sindaco definendolo par...lo, De Magistris fa il il risentito, ma incassa.
Ma cosa ha fatto rompere l'idilio?
Il progetto sul nuovo stadio.
De Laurentiis voleva essere l'unico interlocutore, ma soprattutto l'unico partecipante alla gara per il nuovo stadio, forte anche del contenuto della legge in discussione al Parlamento.
De Magistris, invece ha indetto una gara pubblica alla quale già ha fatto pervenire la propria adesione un imprenditore "vicino" al Sindaco.
A questo punto DeLa ha fatto la cosa che avremmo fatto un pò tutti se fossimo stati nei suoi panni, ha dichiarato che il Napoli non giocherà mai in uno stadio non di proprietà della Società.
Il ragionamento di De Laurentiis non fa una piega. La legge sugli stadi nasce con l'intento di favorire gli investimenti di una società di calcio facendo in modo che possano aumentarne i profitti.
Le società calcistiche avrebbero maggiori introiti con cui potrebbero costruire squadre più forti e pagherebbero anche più tasse.
Illogico far costruire uno stadio da soggetti terzi che poi dovrebbero chiedere l'affitto alle Società.
La stessa situazione di oggi, ma con un padrone diverso.
De Magistris è chiaro che cerca di sfruttare l'attuale popolarità del calcio Napoli per le sue ambizioni politiche presenti e future (Parlamento? Parlamento Europeo o Segreteria del partito?).
De Laurentiis avrà tanti difetti, ma di certo non lo si può certo prendere il naso, lo stesso dicasi per i tifosi napoletani.