Ritorna l'Europa League.
Negli scorsi due giorni è andata inscena l'Europa maggiore, la Champions. Oggi è giovedì e fa la sua comparsa l'Europa League, competizione povera e poco seguita.
Diciamo pure che l'Europa League è un'inutile scocciatura in questa fase. Trasferte nei più remoti angoli di Europa a pochi giorni di scontri importanti in campionato. Senza contare che si vanno ad affrontare compagini semi sconosciute desiderose di mettersi in mostra al cospetto di compagini più note. Tasso agonistico, quindi esageratamente alto, rischio infortuni concreto senza contare la possibilità di incorrere in figuracce dal punto di vista sportivo.
Certo se si arriva alla fine della competizione le cose cambiano, c'è un posto Champions da assegnare e qualche soldino da raccattare.
In autunno, però l'Europa League arriva gradita come una cartella dell'Equitalia. Bisogna , però giocare cercando di limitare i danni.
Stasera tocca al Napoli andare a giocare in Polonia al cospetto del Legia Varsavia, squadra di alta classifica e di ottime tradizioni accompagnata da una tifoseria che definire "calda" è eufemistico.
La partita racchiude tutti i rischi prima elencati: trasferta lunga, clima poco favorevole, avversari assatanati, tutto questo a due giorni da Milan Napoli con la squadra di Mihajlovic che può invece dedicare dedicare tutte le sue energie al delicato scontro diretto.
Allora anche il tradizionalista Sarri deve decidere di scegliere il turn over, deve cioè cambiare mezza squadra per non rischiare di affaticare tropo i titolari.
Sarà un turn over spinto?
Lo sapremo stasera, ma Sarri se avesse potuto avrebbe evitato volentieri questa trasferta.
Giocherà sicuramente lo scontento Gabbiadini e rivedremo all'opera Valdifiori il regista che tanto doveva dare al centrocampo azzurro , ma che per ora si è visto poco e male.
In conclusione non c'è che gridare sempre e comunque il nostro Forza Napoli