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giovedì 3 settembre 2015

Pappone o non Pappone, questo il dilemma

I discorsi, sia quelli da bar che quelli da web, dei tifosi del Napoli hanno un unico e solo argomento: Aurelio De Laurentiis.

Il popolo del tifo si è diviso in parti quasi uguali.

Da un lato i difensori ad oltranza, quelli che ricordano i meriti  del Presidente, la sua capacità di portare la squadra dalla serie C alla Champions, l'acquisto di grandi calciatori come Cavani, Hamsik e Lavezzi e in generale apprezzano lo sforzo di un imprenditore che pur con i suoi limiti ha cercato e cerca di portare il Napoli in alto.

Dall'altro lato i detrattori, quelli che hanno coniato il termine "pappone". Per questi ultimi la parola d'ordine è una e una sola:"Vogliamo vincere". In nome di questa volontà non si accettano giustificazioni, DeLa deve acquistare i  migliori calciatori in circolazione per raggiungere traguardi ambiziosi come lo scudetto o la Champions.


oj vita mia


Questa in rapida sintesi la situazione, ma analizziamo più a fondo le ragioni dell'uno e dell'altro e facciamo anche un po' di chiarezza su alcuni luoghi comuni.

Pro De Laurentiis


  • squadra stabilmente nell'elite del calcio italiano
  • bilanci a posto
  • unica squadra a competere in Europa negli ultimi 6 anni
  • ranking Uefa migliorato (in Europa League siamo, infatti teste di serie)
  • Due Coppe Italia e una Supercoppa (diciamo due contando lo scippo di Pechino)
  • Unica squadra italiana a vincere oltre alla Juve

Contro De Laurentiis


  • Incapacità gestionale
  • Troppa cautela nell'investire
  • Proclami e promesse non mantenute ( scugnizzeria, San Paolo, centro sportivo di proprietà, internazionalizzazione)
  • parte dei tifosi addirittura l'accusa di tifare Lazio
  • anche se l'accusa più ricorrente è quella di lucrare, cioè di guadagnare sulla pelle dei tifosi, intascando lui stesso milioni di euro non destinandoli al rafforzamento della squadra.
Come si determina questa spaccatura?

Dall'idea che mi sono la divisione è generazionale. I tifosi più giovani, quelli che non hanno ricordi del passato, quelli che pensano che il Napoli sia stato solo Maradona sono i più critici. Chi, invece ricorda le squadre del passato, in fondo è più che soddisfatto del presente.

logo napoli


Questa disputa rovinerà il Napoli?

Probabilmente sì! A ogni vittoria si scateneranno i pro DeLa a ogni sconfitta si leveranno gli scudi dei critici. Lo stesso capiterà ai calciatori, A ogni gol di Higuain o bella prestazione di Hamsik o di Insigne si esulterà, al primo rigore sbagliato si diranno peste e corna.

napoli

Non è la prima volta che questo accade a Napoli. Chi è più vecchio rammenterà gli aerei che sorvolavano il San Paolo con l'invito ad andare via rivolto a Ferlaino, delle bombe sotto casa. Chi ha memoria delle cose del Napoli, certamente ricorderà dei fischi a Juliano, Montefusco, Bagni, prima idoli e poi capri espiatori. Chi è più giovane ricorderà le lacrime di Paolo Cannavaro fischiatissimo, quel Paolo Cannavaro che oggi in tanti vorrebbero tornasse al posto di Albiol.

Penso che in fondo l'unica cosa ce conta veramente è la passione per il calcio e il tifo per il Napoli

Come quando ero ragazzo, quando vedo scendere in campo le maglie azzurre, mi batte ancora il cuore. Nei novanta minuti mi isolo, grido, impreco, in pratica e come se stessi giocando anch'io. A fine partita sono felice o angustiato, ma quello che conta sono le emozioni che ho provato, quelle che solo il Napoli fa provare.









sabato 26 luglio 2014

Nuove maglie per il Napoli e Insigne sorride

Il Napoli presenta le nuove maglie per la prossima stagione. In bella mostra il nuovo sponsor degli Azzurri: Pasta Garofalo oltre allo storico Lete.
Una piccola annotazione scaramantica l'anno del primo scudetto lo sponsor era la Buitoni, magari la storia si ripete sempre di pasta si tratta!



A parte la scaramanzia, tra i calciatori chiamati a farsi immortalare con la nuova maglia è stato choamato Lorenzo Insigne che ha sfoggiato un bel sorriso a 32 denti dopo "l'arrabbiatura" di ieri sera per la quale è stata data una spiegazione veramente poco convincente.

venerdì 23 agosto 2013

Con l'arrivo di Zapata si chiude il mercato del Napoli

Aurelio De Laurentiis duranta la consueta chiacchierata con i tifosi attraverso Twitter annunca ufficialmente l'arrivo dell'attaccante colombiano Duvan Zapata. Il calciatore ha 22 anni e proviene dalla squadra argentina dell'Estudiantes; valutazione un pò alta (7 milioni di dollari), ma gli esperti ne parlano bene.

Il Presidente del Napoli ha spiegato ce Zapata sarù l'attaccante di scorta del Napoli, preferito a Matri per ragioni anagrafiche. Parlando con i tifosi De Laurentiis a fatto chiaramente intendere che il mercato del Napoli è concluso, almeno per questa sessione estiva; nessun difensore percè viene confermato Fernandez, nessun centrocampista perchè Albiol viene considerato valido anche in mediana.

Camilo Zuniga

Un solo nodo da sciogliere ed è legato alla posizione di Zuniga: interrogato su questo argomento il Presidente si è limitato a dire che a oggi il Colombiano è un giocatore del Napoli, facendo intendere che la situazione legata a Zuniga è in pieno divenire essendo giunte numerose altre offerte dall'estero oltre quelle "italiane" di Inter e Juventus.
Mercato chiuso, dunque e Napoli alla finestra per verificare la bontà delle scelte effettuate da Benitez.

mercoledì 3 luglio 2013

De Laurentiis smentisce il PSG

Da Parigi e dalla Spagna davano l'affare per certo e quasi concluso: Cavani sarebbe passato al PSG in quanto lo sceicco Nassere el Khelaifi sarebbe stato l'unico in grado di pagare per intero la clausola rescissoria di 63 milioni di euro.
Altri indizi a favore dell'ipotesi parigina: il neo allenatore Blanc che dichiara di gradire molto l'eventuale arrivo di Cavani e il Presidente del club che parla di Leonardo impegnato in una trattativa di mercato.
Le uniche perplessità sembravano provenire dall'entourage del calciatore che non gradisce troppo la soluzione francese (anche per una questione di tasse).

In serata arriva la secca smentita di Aurelio De Laurentiis che nega qualsiasi contatto con il PSG e ribadisce, se pure ce ne fosse stato bisogno, che il Napoli è un club ricco e sano che non ha alcun bisogno di vendere calciatori per fare cassan e per finire nessuno sconto sulla clausola di Cavani.