14 marzo ore 20,45: Napoli Chelsea.
Fino a questo momento non ci avevo pensato, la partita la vedevo lontana.
Dopo l'esplosiva prova col Cagliari, però, all'improvviso ecco che è scattato e penso sia accaduto lo stesso per tutti i tifosi del Napoli, quel nervosismo misto ad eccitazione, che precede i grandi appuntamenti sportivi.
Non oso pensare cosa passi per la testa e cosa provino calciatori, tecnici e dirigenti, perchè non dobbiamo dimenticare che occasioni di tale portata non si sono verificate spesso nella storia pur gloriosa del Napoli.
Appuntamento storico, ma piuttosto grande occasione per accedere ai quarti di Champions, punto della competizione dove conteranno di meno i fattori tecnici e varranno di più quelli psicologici e fisici.
Il vantaggio azzurro, costruito all'andata, non è rassicurante, ma ci fa sperare, anche se in fondo al cuore ognuno di noi ha il timore che il sogno possa finire.
E' innegabile che la partita è terribilmente difficile, l'ambiente sarà surriscaldato, i Blues hanno poi calciatori importanti.
Inoltre l'esonero di Villas Boas con il ritorno in squadra di tutti i senatori del Chelsea, a partire da Lampard e Ashley Cole, fa presagire un agrande prova della squadra londinese.
D'altra parte lo strapotere fisico del Napoli con Lavezzi, Cavani e Hamsik in grande spolvero ci fa essere ottimisti.
Da verificare la tenuta a livello psicologico di fronte ad un evento così particolare.
Non dimentichiamo, infatti che a Villareal il Napoli soffrì terribilmente prima di venire a capo di una partita sulla carta non difficilissima.
Tatticamente la partita dovrebbe vedere contrapposti il 4-3-2-1 del Chelsea con il classico 3-5-2 del Napoli. L'incontro si giocherà sulla tenuta difensiva del Napoli che anche nella partita col Cagliari ha lasciato a desiderare consentendo una tripletta a Larrivey.
Nessun errore difensivo, ripartenze veloci, un pizzico di fortuna e nervi saldi e la qualificazione diventerà azzurra.
Un' altra notazione è la mancanza di Mazzarri in panchina, che reputo un fatto positivo.Il tecnico livornese sente troppo la partita tanto da diventare quasi isterico e questo nervosismo lo trasmette anche alla squadra.
Ben venga Frustalupi con Mazzarri regista occulto.