Traditore e anche qualcosa in più, ecco come viene oggi considerato Fabio Quagliarella dal popolo azzurro.
Eppure le cose si erano messe bene tra l'attaccante di Castellammare di Stabia e i tifosi azzurri, da subito, infatti si era instaurato un buon feeling che legava Quagliarella ai tifosi.
Certo che tutti si aspettavano di più dalle prestazioni sportive dello stabiese, ma comunque tranne qualche fischio che durante qualche partita si era levato dalle tribune, il rapporto tra Quagliarella e il Napoli sembrava poter durare a lungo.
Inaspettata, quindi la cessione alla Juventus.
Mai fu fatta abbastanza chiarezza sui motivi del trasferimento: sia la Società, sia Mazzarri sia lo stesso Quagliarella fecero dichiarazioni di pura circostanza.
Oggi a margine delle dichiarazioni effettuate da Quagliarella per la vicenda calciopoli se ne sa qualcosa in più.
Quagliarella dice chiaramente che stava sulle scatole al clan dei Sudamericani tanto che questi ultimi lo boicottavano in campo non passandogli la palla.
Il riferimento a Lavezzi suo compagno di reparto non è nemmeno troppo velato!
Le ragioni del rancore?
Proprio l'affetto che i tifosi napoletani nutrivano per lui, ragione di gelosia per gli altri compagni.
La storia di Quagliarella è credibile!
La sua cessione dopo che era stato l'unico calciatore della Nazionale a salvarsi dal naufragio dei mondiali in Sudafrica era effettivamente inaspettata.
Il Napoli aveva investito molto nell'acquisto di Quagliarella, per cui una sua cessione avrebbe provocato non pochi problemi economici.
Ci sta pure la mancata tutela della società, ma in particolar modo di Mazzarri che abbastanza presto fece scivolare tra le riserve lo stabiese.
Inoltre Mazzarri fu sempre restio ad affidare a Quagliarella quel ruolo di seconda punta che lo stabiese gradiva di più, ma che Lavezzi rifiutava.
Le parole di Quagliarella fanno chiarezza, anche se magari sarebbe stato meglio che queste spiegazioni fossero state date due anni fa!