La conferenza stampa di presentazione di Walter Gargano neointerista, ha fatto un pò arrabbiare i tifosi napoletani.
L'uruguiano non ha raggiunto le vette ipocrite di Cassano e Ibra, ma è stato allo stesso modo fastidioso.
E' del tutto normale che un nuovo acquisto dica frasi di circostanza, del tipo:
- Ho voluto fortemente questa squadra;
- mi metterò a disposizione dell'allenatore;
- questa è la svolta della mia carriera;
- assicuro impegno e dedizione
- non è stato l'ingaggio, ma il progetto a farmi accettare
Gargano è andato un pò oltre, definendosi da sempre tifoso dell'Inter, squadra che regolarmente sceglieva da bambino quando giocava a Play Station.
Ha definito la squadra milanese, come la più seguita e amata in Sud America, insomma ha fatto un panegirico esagerato.
Parole che stridono fortemente con quelle scritte nella sua lettera d'addio ai tifosi napoletani.
In quello scritto Gargano, definiva bellissimi i suoi 5 anni napoletani, si riteneva addirittura napoletano d'adozione essendo i suoi figli partenopei di nascita.
Le motivazioni della sua partenza erano da ascrivere a una spietata concorrenza interna e al posto in squadra non assicurato.
Infine Il Mota non chiudeva le porte a un clamoroso ritorno.
In sintesi, penso che questi ragazzotti che giocano a pallone ci prendano un pò in giro e che sono solo alla ricerca di guadagni sempre più stratosferici, alla faccia dei tifosi e della loro passione.