giovedì 24 luglio 2014

De Laurentiis vera anima del Napoli

Mi è capitato di vedere ieri sera qualche immagine da Dimaro. In diretta davano l'evento serale: un concerto di musica napoletana con Guido Lembo. Il Presidente De Laurentiis seduto in prima fila con accanto sua moglie si è scatenato sulle note di una nota canzone rap; un'immagine esplosiva di un uomo sempre più simbolo del Napoli.

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De Laurentiis in questo momento è come se fosse il capitano di una nave ( non Schettino, prevengo la battuta di qualcuno). Egli resta fermo al timone, rassicura tutti, tiene dritto la barra cercando di portare la sua imbarcazione verso l'approdo della Vittoria.

Due giorni fa De Laurentiis ha ripercorso i dieci anni di Presidenza e si è commosso quando ha ricordato gli esordi, i primi tempi in cui il Napoli non era altro che un pezzo di carta costato una barca di milioni di euro per i vincoli imposti dai curatori fallimentari nel tentativo di salvare almeno la serie B!
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Oggi se il Napoli è una solida realtà imprenditoriale  il merito è tutto di De Laurentiis eppure proprio ieri a Dimaro circolavano quattro pseudo tifosi che rimpiangevano la C e Ferlaino!

Un atteggiamento ai limiti della follia , condiviso, però da una certa parte della tifoseria azzurra la quale pretenderebbe un ulteriore salto di qualità attraverso l'ingaggio di top player.

Questi tifosi sono al di fuori della realtà. Il Napoli non ha la possibilità economiche dei club più ricchi, non ha alle spalle l'emiro arabo che spende 200 milioni all'anno accumulando debiti paurosi. Le squadre italiane, poi non godono delle agevolazioni fiscali e di legge come quelle spagnole. Per farla breve siamo più poveri e non possiamo pagare i calciatori più bravi o  quelli che costano di più.

E' insensato, oggi richiedere l'acquisto di Di Maria, Messi, Mascherano o di qualsiasi altro grande nome: il Napoli non se lo può permettere! D'altra parte era proprio questa la politica di Ferlaino che ci ha portato al fallimento, l'acquisto di un calciatore rinomato, tipo Savoldi, che attirava i tifosi che compravano abbonamenti a iosa.
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A questo punto qualcuno mi dirà: "e Maradona?"


L'acquisto di Diego u un fatto contingente ed eccezionale. Maradona era in rotta col Barcellona ( epici i litigi col vice presidente Gaspart) e voleva andar via. Juliano raccolse la notizia in anteprima e riuscì a raccogliere l'ok di Diego. I soldi per l'acquisto furono frutto di una genialata napoletana e del concorso di banche ( il Banco di Napoli in particolare) e di politici che appoggiarono l'operazione. Con Maradona abbiamo vinto avendo in squadra, Volpecina, Carannante, Caffarelli, Renica, Ferrario, Romano giocatori discreti,in alcuni casi mediocri, ma che giocavano insieme al Dio del calcio. Maradona è stato l'unico calciatore a riuscire a vincere quasi da solo.

Oggi non c'è un altro Maradona e l'abbiamo visto ai mondiali quando ci siamo accorti della differenza tra Diego e Messi. ( leggi Messi e il premio della discordia)
Il Napoli odierno non ha Maradona, ma una serie i giocatori molto forti tanto da essere quasi tutti ai mondiali. Non occorre, quindi inseguire i nomi , ma acquistare quei calciatori che abbiano le caratteristiche di gioco e di personalità in grado di giocare il calcio che vuole Benitez.

Se il Napoli riuscirà a prenderli allora vinceremo ancora!