Conferenza stampa ieri a Dimaro Folgarida con protagonista assoluto Aurelio De Laurentiis
Il passaggio che ha destato più scalpore, però è stato quello in cui il Presidente ha affermato che lo scudetto il Napoli lo ha già vinto perché 12 anni fa il club era nella m...
Per essere più precisi, la stilettata era per un ex capo tifoso, ora intrattenitore in uno dei tanti salotti delle tv napoletane. In pratica ADL voleva dire, critichi, ma se non ci fossi io e il mio Napoli non staresti qui, nella bella Dimaro.
A parte le precisazione, il tono di De Laurentiis non mi è piaciuto, anzi lo trovo inaccettabile.
E' vero la storia ci dice che il Napoli era fallito 12 anni fa e acquirenti credibili non se ne vedevano all'orizzonte (anche se l'ipotesi Pozzo era più che reale). L'avvento di De Laurentiis ha portato il club in serie A e a un buon livello in Europa, ma questo è avvenuto anche grazie all'entusiasmo dei tifosi, alla loro partecipazione allo stadio e con gli abbonamenti delle pay per view.
Una sinergia indispensabile, per ottenere i risultati raggiunti.
De Laurentiis nelle sue esposizioni fa pendere la bilancia dalla sua parte. Lui è quello bravo, lui aveva scelto Verratti, lui ha acquistato Cavani e Lavezzi e li ha rivenduti a peso d'oro. Quando ha sbagliato e perché si è fidato di Mazzarri, di Benitez.
No, così non va. Il club è cresciuto, ma manca ancora di una sede, di un centro sportivo all'avanguardia e di un settore giovanile all'altezza. I rapporti col Comune sono sempre tesi e la questione stadio sempre in bilico.
Per crescere, per cercare di vincere, per superare se stessi e i propri limiti ci vuole la collaborazione di tutte le componenti.: squadra, società, tifosi, stampa. A De Laurentiis questi concetti evidentemente non sono del tutto chiari