martedì 4 ottobre 2016

Tutti contro Sarri, ma perché?

Sarri è antipatico o no?


Potenza dei media. Una volta Sarri era simpatico, un personaggio fuori dagli schemi, affezionato al calcio che fu. Un'icona con la sua tuta, la sigaretta perennemente tra le labbra e quel suo accento toscano che lo rendeva ancora più amabile.

Questo fino a qualche tempo fa.


I primi tempi da allenatore del Napoli sono trascorsi bene, Sarri oltre alla simpatia conquistava la popolarità. La sua squadra giocava un bel calcio, segnava tanti gol ed era addirittura prima in classifica.


"Però bravo sto Sarri".

All'improvviso lo scenario cambia . Qualche dichiarazione infelice, qualche giustificazione o lamentela in più ed ecco che il personaggio Sarri da simpatico diventa antipatico.

Nel mezzo un episodio spiacevole, le offese a Mancini dopo un rocambolesco Napoli Inter.

Ora siamo giunti al paradosso che qualunque cosa dica Sarri, sbaglia e viene attaccato.


Non va bene se si lamenta dei campi di gioco, non va bene se si lamenta delle partite all'ora di pranzo, non va bene se nota differenze tra i palloni estivi e invernali.

Eppure queste stesse banalità fanno parte del repertorio classico degli allenatori di calcio. Allegri allo stesso modo si lamenta dell'orario insolito di Empoli-Juve, ma nessuno lo nota. Sui palloni ci sono disquisizioni dotte e lamentele di portieri, attaccanti e allenatori tali da riempire un'enciclopedia, per non parlare dello stato dei campi di gioco che è un argomento sollevato da tutti gli allenatori che dirigono squadre tecniche.

Come dice il bravo Alfredo  Pedullà, intervenuto in una trasmissione sportiva napoletana, c'è un partito di opinionisti e di ex DG, il più delle volte senza lavoro che non perdono occasione per attaccare Sarri.

Si tratta solo di un fenomeno mediatico o c'è di più?


La domanda è lecita proprio per quanto affermato prima: il personaggio Sarri è stato simpatico fino a quando non vinceva o era un perfetto sconosciuto.

Sono più propenso a credere che gli attacchi a Sarri sono frutto di una ben studiata strategia. Fare innervosire un avversario, provocarlo è un trucco vecchio quanto il mondo. Lo si fa anche in campo e spesso si trova qualcuno che ci casca (vero Balotelli?). In questo caso la tecnica è più sottile. Coloro che da dietro una scrivania non simpatizzano per i colori azzurri, cercano di rimarcare alcune uscite dell'allenatore del Napoli per porlo in cattiva luce e con l'unico scopo di farlo innervosire.

Basta vedere da dove provengono gli attacchi. Giornali del nord, opinionisti vicini a una certa squadra  o altri che nutrono risentimento nei confronti del Napoli. (Bargiggia)



Il Napoli, società non ha trovato rimedi efficaci. La dirigenza azzurra ha cercato di diradare le conferenze stampa del tecnico, ha provato a selezionare i giornalisti da invitare, ma non ha potuto eliminare del tutto il problema. Ci sono, infatti dei vincoli contrattuali da rispettare con le televisioni che impongono le dichiarazioni di Sarri.

Il Napoli dovrebbe provare ad affiancare a Sarri un dirigente esperto, magari un ex calciatore che possa fungere da parafulmine per il tecnico.