Non per il simpatico giocatore ex Empoli e Lazio, ma credo che questa volta il Napoli abbia "toppato".
La squadra azzurra sembra sempre di più una provinciale con giocatori di prima squadra e i cosiddetti rincalzi o panchinari da utilizzare solo in caso di estrema necessità e che in condizioni ordinarie si accontentano di scaldare la panca.
Fino a un paio d'anni fa la filosofia che ci veniva propinata era del tutto opposta, cioè 22 giocatori, due per ogni ruolo di pari livello o quasi.
Con l'avvento di Mazzarri tutto ciò non è più valido.
Analizziamo serenamente la situazione del Napoli. Prima del calciomercato c'erano calciatori come Cigarini, Datolo e Quagliarella di età adatta al progetto Napoli e con ottime prospettive di miglioramento.
Lasciamo stare il caso Quagliarella che credo ci riserverà a giorni delle sorprese, ma Cigarini a detta di molti esperti rappresenta uno dei giovani calciatori italiani più forti. Oltre tutto in un ruolo, quello del centrocampista centrale, il regista tanto per intenderci, figura che in Italia ha l'ultimo vero campione in Pirlo.
La squadra azzurra cosa fa? Lo cede ad un prezzo inferiore a quello di acquisto, sapete perchè? Perchè il buon Mazzarri ha un solo modo di giocare e quel modulo a lui caro prevede la presenza di due forti mediani incontristi posti davanti alla difesa.Quindi o Cigarini diventava un Gargano oppure doveva cambiare aria.
Passiamo a Datolo un esterno con il passo da centrocampista, di buona anzi ottima tecnica e con un gran tiro.
Il suo difetto: incapace di giocare da esterno nel modulo 3 5 2, l'unico modo in cui Mazzarri fa giocare le sue squadre, allora anche l'argentino è stato bocciato.
In conclusione quello che voglio dire è che mai un allenatore ha avuto un così grande peso come nel Napoli ha Mazzarri senza avere nè il curriculum, nè la personalità di un tipo alla Mourinho.