Sì solo una giornata storta quella che ieri il Napoli ha passato a Roma contro la Lazio.
Una serie di fattori concomitanti ha determinato la prima sconfitta esterna del campionato del Napoli.
Prima fra tutti la stanchezza più psicologica che fisica per i troppi impegni ravvicinati, la perfetta conoscenza delle caratteristiche dei giocatori da parte di Reja, qualche errore di Mazzarri e la voglia di riscatto dei giocatori laziali dopo le due sconfitte consecutive.
Un passaggioa vuoto insomma che ci può stare dopo tante partite gestite alla perfezione, ma anche un campanello d'allarme per le solite croniche mancanze della squadra, in primo luogo la mancanza di ricambi all'altezza della situazione.
Desta preoccupazione anche la condizione di Hamsik, mai smagliante quest'anno così come non convincono le prestazioni di Maggio, l'anno scorso punto di forza della compagine Partenopea.
In un campionato così equilibrato una sconfitta esterna su un campo della Lazio, che non dimentichiamo è largamente seconda in classifica non deve far deprimere l'ambiente napoletano facile agli entusiasmi e alle depressioni repentine.