Cosa risponderebbe il grande Diego se lo potessi intervistare?
Credo di non andare troppo lontano dalla realtà.
Quale è stato il momento più bello della tua avventura napoletana?
Certamente il giorno del primo scudetto, anche se non dimenticherò mai il giorno della mia presentazione con 60.000 spettatori (paganti n.d.A.)
E il momento più brutto?
A Mosca, in Coppa dei Campioni, arrivai pochi minuti prima della partita ed ero veramente ridotto male.
L'avversario più rognoso?
Tardelli e Gentile marcavano bene, ma io ricordo soprattutto Chiodini, un difensore del Brescia o meglio ricorderò sempre i suoi tacchetti.
La tua più grande prodezza?
Una che pochi ricordano. Subito dopo il famoso gol su punizione contro la Juve, presi palla a centrocampo e superai ben 5 juventini con due veroniche. Se Cabrini non mi avesse atterrato al limite dell'area avrei segnato un gol memorabile.
Il tuo rapporto con i tifosi?
Eccezionale anche se a Napoli è difficile avere una vita privata.
Ipotizzi un tuo futuro a Napoli?
La vedo difficile, più facile pensare a una partita celebrativa.
Un'ultima domanda, il tuo successore sulla panchina dell'Argentina, Batista è in difficoltà cosa ne pensi?
Batista è un bravo allenatore, ma ha fatto l'errore di pensare a un 'Argentina clone del Barcellona. Attualmente la nostra nazionale ha un ottimo attacco, un centrocampo valido, ma vecchio e una difesa scarsa.