No a tutto c'è un limite!
Claudio Gentile, l'arcigno terzino juventino, parla ancora di Maradona, definendolo sleale e accusandolo di essere un vittimista.
Diego di difetti ne ha tanti e probabilmente gli piace identificare nemici intorno a se', però sleale è veramente un'accusa che non merita.
Ma poi chi è il personaggio che lancia questi strali?
Claudio Gentile, terzino destro, come una volta si diceva, incaricato per lo più di marcare la seconda punta avversaria. Difensore stampo italico, che ti stava sempre addosso, che non ti faceva respirare, che ti si incollava alla maglietta e non ti abbandonava nemmeno per un istante. La logica era chiara, meglio rinunciare a un giocatore se lo scopo di annullare l'avversario era raggiunto.
In questo Gentile era bravo, anche se ha collezionato molte presenze in Nazionale solo perchè giocava con la Juventus, infatti all'epoca il nostro Peppe Bruscolotti non era certamente da meno.
Ma perchè questo astio nei confronti di Maradona?
Tutto proviene dalla partita Italia Argentina dei mondiali del 1982, vinta dall'Italia per 2 a 1.
In quel memorabile incontro Gentile marcava Maradona.
In effetti Diego potè ben poco con Gentile alle costole, ma è pur vero che il difensore si aiutava con tutte le armi a sua disposizione. Fu uno stillicidio, di trattenute, abbracci, calcetti sapienti.(vedi le foto)
Da notare che all'epoca le ammonizioni venivano comminate solo per falli di gioco estremamente violenti, mentre trattenute, ostruzioni, falli tattici non venivano ritenuti così gravi.
In questo modo è chiaro che Mardona riuscì a combinare ben poco.
E' altrettanto chiaro che il ruolo che ricopriva Gentile, sicuramente ingrato era quello di un distruttore di gioco. Maradona il sasso dalla scarpa se l'è tolto definendo Gentile un mediocre operaio del pallone.
Gentile cerca di rispondere, ma sa di avere pochi argomenti, infatti è stato appena inserito nella classifica dei dieci difensori più violenti di sempre!
