Corsi e ricorsi storici, teorizzava Giambattista Vico.
E così dopo pochi mesi dal rinvio di Napoli - Juve ecco che arriva quello di Parma.
Strano caso del destino, le motivazioni del rinvio sono esattamente le stesse: non impraticabilità del campo, ma problemi organizzativi relativi allo spostamento degli spettatori ed eventuali pericoli derivanti dalla scarsa agibilità dello stadio.
Questa volta ad arrabbiarsi sono i tifosi del Parma che manifestano contro il bus juventino.
Corsi e ricorsi.
La Juve non si arrabbia, non grida allo scandalo, il giornale sportivo piemontese, non fa dietrologia.
Va tutto bene!
Insomma la Juve fa proprie le ragioni del rinvio. Il suo manager Marotta parla di vetustà delle strutture, elogia lo stadio juventino, e concorda sulle misure adottate a protezione degli spettatori.
A Napoli non fu così!
Eppure Napoli è leggermente più grande di Parma, sicuramente è una città con problemi logistici e strutturali un tantino più gravi, anche in quel caso il provvedimento era rivolto ad assicurare l'incolumità degli spettatori, almeno il triplo di quelli presenti a Parma.
In quel caso alla Juve la cosa non stava bene!
Bando alle ipocrisie! Per me viene fuori il marcio del mondo del calcio, sempre e comunque!
Nel caso di Napoli, la Juve voleva giocare perchè pensava di avere un vantaggio dalla stanchezza accumulata dal Napoli in Champions. Ieri la Juve non voleva giocare perchè pensava che le condizioni ambientali la potessero sfavorire, essendo squadra sicuramente più tecnica.
Questa la verità.
Mondo ipocrita, corsi e ricorsi!