mercoledì 12 ottobre 2011

Code ai botteghini per le partite del Napoli: un problema che si ripete da troppi anni

Leggo di lunghissime code per la vendita dei biglietti per la prossima partita di Campions tra Napoli e Bayern.




Grossa attesa in città per l'evento, numeri di posti limitati rispetto alla richiesta, tutte ragioni comprensibili e veritiere, però la cosa non mi convince del tutto.




Questa mia opinione deriva dal fatto che situazioni di questo tipo si ripetono ormai da troppi anni.


A nulla sono valse le nuove leggi introdotte, per cui c'è bisogno del documento e così via.
A Napoli diventa un mistero la distribuzione dei biglietti.
Ma questo non è storia solo di oggi.




Negli anni 80, quelli dell'epopea maradoniana succdeva sattamente la stessa cosa.


Non consideriamo le partite di campionato dove il numero elevato di abbonati rendeva disponibili un minor numero di biglietti, considerando però che la capienza del San Paolo in quell'epoca era  di circa il 20% in più di quella attuale.


Parliamo delle partite di coppa con circa 80.000 biglietti a disposizione.






Le cose funzionavano più o meno in questo modo.


Primo giorno di vendita dei biglietti:


la rivendita ufficiale dei biglietti delle partite del Napoli era affidata alla Tuttazzurro (che non so se adesso esiste ancora), in più i biglietti erano venduti da alcune rivendite autorizzate sparse per la città e per la regione.


Andavi a chiedere alle rivendite e ti dicevano che i biglietti in primis li avrebbe venduti la Tuttazzurro, ebbene facevi la fila alla Tuttazzurro e dopo circa 30 minuti, con la possibilità di acquisto di due tagliandi a testa i biglietti erano esauriti in ogni ordine di posto.
A questo punto la Tuttazzurro ti rimandava alle rivendite cittadine che puntualmente non avevano biglietti a disposizione.




Come si esaurivano 80.000 biglietti in 30 minuti?
Chiaramente ed è inutile che lo dica ai tifosi azzurri, fuori alle rivendite cittadine i bagarini avevano biglietti per ogni ordine di posto a prezzi triplicati.


A quanto mi è dato di vedere e di sentire le cose sono cambiate di poco da allora.
Sarebbe opportuno che De Laurentiis anche in questo campo scegliesse la via dell'ammordernamento a lui tanto cara, scegliendo forme dio vendite più fruibilì dai veri tifosi.