giovedì 22 dicembre 2011

Il Napoli gioca a tennis mentre arriva Edu Vargas

6 a 1 punteggio tennistico del Napoli sul Genoa di Malesani ( gemellaggio a rischio?).




Partita senza storia con un Napoli arrembante e un Genoa fin troppo remissivo.


Hamsik su tutti, con a ruota un sontuoso Gargano, ma comunque tutta la squadra ha risposto al meglio dando spettacolo.
Eppure solo tre giorni fa quella brutta prestazione contro la Roma che tanto amareggiato aveva il Presidente De Laurentiis.




Nel Napoli non c'è, però mai pace.
Dopo le voci trapelate del litigio tra De Laurentiis e Mazzarri dopo la partita col Villareal che avrebbero portato alle dimissioni, poi rientrate del tecnico, ecco che ieri nè il Presidente, nè l'allenatore hanno voluto rilasciare dichiarazioni.
Ai microfoni Fassone e Bigon che con abilità dialettica hanno smentito ogni attrito.



Nel Napoli c'è secondo me qualcosa che non va e il problema è proprio il rapporto tra tecnico e Presidente.
Secondo me il tutto deriva dal fatto che Mazzarri vorrebbe la delega su tutta la gestione tecnica, compreso la scelta dei giocatori. I primi screzi tra DeLa e Mazzarri risalgono, infatti a gennaio scorso quando il mister insisteva per l'acquisto a gennaio di Inler e Britos e invece arrivò Victor Ruiz che Mazzarri impiegò poco e male.
Ritrovato l'accordo il Napoli ha seguito passo passo le direttive di Mazzarri acquistando, a parte Criscito, tutti i calciatori indicati dal tecnico, a parte Fideleff e Fernandez.


Qui nascono le divergenza, Mazzarri giudica insufficienti gli argentini scovati dagli scouts del Napoli, e in effetti Fideleff è inguardabile, mentre De Laurentiis rimprovera a Mazzarri gli acquisti di Inler il cui apporto è appena sufficiente visto quanto è stato pagato, Dzemaili che solo negli ultimi tempi ha fornito prestazioni decenti, Donadel rotto, Santana oggetto misterioso.



Ora il problema si ripresenta con Vargas il cileno scelto dal Napoli come vice Lavezzi.
Mazzarri dopo Napoli Roma dichiara di non conoscerlo, salvo fare marcia indietro due giorni dopo, segno evidente che non si sente coinvolto nelle scelte di rafforzamento della squadra.
Per il bene del Napoli bisogna sperare che questi dissapori si appianino, altrimenti il futuro azzurro sarà più nero che rosa.