Insomma, invece che magnificare il gesto sportivo dell'impresa del Napoli in quel di Roma, testate televisive e internet non fanno altro che occuparsi dell'"affaire" sputo tra Lavezzi e Rosi.
Il fatto indubbiamente esiste e il Pocho ha profondamente sbagliato a reagire alla provocazione del romanista, ma quello che scoccia è l'attenzione altissima che si sta avendo sull'episodio.
Se Tosel che in passato al Napoli non ne ha perdonata una, deciderà di applicare la prova tv non avremo niente da dire e il Pocho sconterà quello che giusto.
Fa parte del gioco.
Il nervoso viene allorquando si tenta di scrivere una sentenza che ancora non è stata scritta, quando si tenta con giudizi chiaramente di parte di "spingere" affinchè una certa decisione venga presa.
Il fine è quello di eliminare il Pocho dalla partita con il Milan.
Ne sapremo di più nei prossimi giorni senza contare che anche il Matador è diffidato per cui con un'ulteriore ammonizione salterebbe anch'egli il big match con il Milan.
De Laurentis in tempi non sospetti dichiarò che Berlusconi, vista anche la tempesta politica che attraversa, non avrebbe rinunciato facilmente a questo titolo.
Speriamo che non vengono messi sul campo poteri forti.
La storia recente ci ha insegnato con Calciopoli che molte fatti che venivano mostrati come leggende, piagnistei e vittimismi erano purtroppo veri.
Oggi tutti sono più attenti e forse è ancora presto per un'altra calciopoli, per un altro scandalo che affosserebbe definitivamente il nostro calcio, ma è altrettanto vero che molti episodi di quelli che venivano etichettati come sudditanza psicologica si stanno moltiplicando.
Il Napoli è una parvenu del calcio e se da un lato il movimento napoletano porta entusiamo e anche vero che un altro incomodo sottrae risorse e denaro da spsrtire.
Sta alla società e al Presidente riuscire a difendere gli interessi di una squadra che rappresenta di più di una compagine sportiva.