Accadde a Firenze, prima partita dell'anno di gloria per il Calcio Napoli, il 1987.
La partita, la squadra azzurra la perse per 3 a1 e non mancarono le polemiche. Nel dopo partita Diego Maradona, con fare ammiccante e lo sguardo da scugnizzo affermò che la Fiorentina giocava in 12, con chiarissimo riferimento all'arbitro. Subito scattò la squalifica per il Pibe de Oro.
Anche allora non ci perdonavano niente.
Il Napoli quell'anno, pur soffrendo nel finale di stagione, come sempre avveniva con le squadre allenate da Bianchi riuscì a vincere il primo scudetto della sua storia.
Anno 2011, prima del nuovo anno.
Questa volta è l'Inter l'avversaria, risultato uguale e preciso 3 a 1.
Stavolta la sconfitta è stata netta, ma la concomitanza di episodi non puà non essere vista positivamente e con buon augurio.
Domani la Juve, avversario storico e ostico, con un Toni in più, ma il Napoli di Mazzarri ci ha abituato a non steccare per più di una volta, per cui mi aspetto una prestazione gagliarda e volitiva.
Il risultato, poi sarà come al solito figlio di episodi.
Noi tifosi non dobbiamo lasciarci prendere dallo scoramento per una sconfitta e soprattutto non dobbiamo mai dimenticare quanto di buono ed esaltante il Napoli ha fatto fino ad oggi.
Le lacune, i difetti, i giocatori non all'altezza sono cose che sappiamo bene noi e anche la Società che sicuramente cercherà di operare per il meglio sul mercato senza svenarsi e senza strapagare calciatori bravi, ma non fuoriclasse come Inler e Criscito.