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sabato 7 novembre 2009

A Catania non solo per vincere

Occorre il salto di qualità.
Tra un campionato anonimo, ricco solo di qualche "sfizio" contro le grandi e uno da protagonista ci passano le sfide con le cosiddette "piccole"
Riuscire a vincere a Catania vorrebbe dire aver acquisito quella mantalità vincente che potrebbe portare il Napoli in Champions League.
Gli Azzurri devono quindi assumere la loro vera identità; troppo brutto il Napoli di inizio stagione, troppo bello quello attuale.
Riflettendoci sopra, come può una squadra restare senza vittorie in trasferta per più di un anno e poi piazzarne due consecutive con squadre forti per giunta.
Peccati di gioventù?
Mazzarri veramente ha la bacchetta magica?
IO credo che la spiegazione sia da trovare nel clima quasi carcerario imposto da Marino, per la prima volta credo che una squadra si sia ribellata non all'allenatore ma a un dirigente.
Questo perchè Marino è un DG anomalo, plenipotenziario che metteva il naso in qualssiasi questione compresa quella tecnica.
L'intransigenza di Marino, sia per il rinnovo dei contratti sia per le restrizioni sulla vita privata dei giocatori ha creato nel Napoli un clima insostenibile e queste vittorie attuali suonano quasi come un grido di liberazione.
Ora, però, passato il primo entusiasmo comincia l'ordinario fatto di duri allenamenti, di partite da affrontare sempre concentrati, di serate da passare senza bagordi.
Il difficile viene adesso, solo se il Napoli affronterà il futuro con laa menatlità e l'organizzazione della grande squadra potremo toglierci più di uno sfizio.

sabato 3 ottobre 2009

Forza Donadoni

Sì oggi mi schiero con Donadoni tecnico serio e preparato.
L'ho detto in un precedente post, il mister ha una sola vera colpa, quella di non essere riuscito a far reagire la squadra.
Ma ora mi assale un dubbio, quello che fosse Marino e non Donadoni il problema del Napoli.
L'atteggiamento autoritario, forse un pò dispotico del DG può aver provocato grandi disastri.
Il convincimento mi viene anche dal fatto che nemmeno Reja riuscì a dare la svolta.
Insomma l'unico elemento di continuità nelle disfatte del Napoli era proprio Marino.
Vediamo quindi come ora si atteggerà la squadra, vediamo se quella grinta quel carattere che è clamorosamente mancata negli ultimi mesi riappare.
Forza Donadoni e Forza Napoli.

domenica 27 settembre 2009

Napoli, Marino al passo d'addio?

Il Napoli vince a fatica con il Siena, stavolta anche aiutato da qualche decisione arbitrale, ma il clima intorno alla squadra azzurra e tut'altro che sereno.
Il Presidente attacca sia Donadoni che Marino invitandolo di fatto a dimettersi dopo gli insuccessi nella campagna acquisti.
Di Marino si perdono le tracce.
Insomma un De laurentis furioso che non sa contenersi e che preferisce esternare malumori e insoddisfazioni.
Strategia? Non so francamente, anhe perchè è lui il padrone, per cui le decisioni le può prendere senza dar conto a nessuno.
Siamo sicuri, però che il Napoli possa permettersi di pagare due anni di stipendio a Donadoni e cinque a Marino?
Marino si dimetterà lui ufficilamente?
Non credo che questa accada, per cui gli sfoghi del Presidente mi sembrao più di frustrazione che sintomo di reale volontà di cambiamanto.

sabato 18 luglio 2009

Quagliarella, primo gol o quasi.

Quagliarella sembra in grande forma tanto da mettersi subito in mostra nel primo giorno di ritiro austriaco. Anche un gol per l'attaccante di Castellammare, annullato, perà dall'arbitro Donadoni.
Al di là dei primi calci estivi il Napoli sembra motivato e la Società appare ferma a non ripetere gli errori del recente passato.
Qualche problema sul fronte degli acquisti per Obinna e De Sanctis, ma mentre per il portiere dovrebbe rientrare tutto, per l'attaccante le cose si stanno complicando.
Nel menttre Denis sembra destinato al Marsiglia.Ancora possibilità per Grosso.

domenica 22 marzo 2009

Donadoni affronta il "suo" Milan

Napoli Milan è anche Donadoni contro il suo passato milanista.
Bella prova per il mister che deve provare a fare punti proprio contro la sua ex squadra.
Ma il Napoli come affronterà i rossoneri?
L'unica arma valida è quella di giocare sopra ritmo per mettere in difficoltà i vecchietti milanisti, ma il Napoli è attrezzato?
La forma scadente denotata negli ultimi tempi dovrebbe essere un cattivo indizio, ma già a Reggio si è intravisto qualche segno di ripresa in tal senso.
Tattica:credo che alla fine Donadoni schiererà il 3 5 2 con Mannini, più muscolare rispetto a Datolo. Non mi sorprenderebbe la contemporanea presenza dei due alla faccia delle previsioni pre partita.
Le previsioni indicano Zalayeta accanto a Lavezzi, ma credo che anche in questo caso il mister stia facendo più di un pensiero su Denis.
Si gioca in notturna una buona occasione per ripristinare l'invincibilità degli azzurri.

lunedì 23 febbraio 2009

Napoli ostaggio dei tifosi?

Veramente strana la situazione del Napoli.
Ieri dopo la partita persa con il Genoa , Reja dichiara che il Presidente e Marino erano stati più morbidi e che invece lui era stato più critico nei confronti della squadra.Viene abbandonata la strada del ritiro visti anche gli scarsi risultati ottenuti.I calciatori si avviano verso le rispettive abitazioni ( dalle foto si capisce che il ritiro non era nell'aria vista la nutrita presenza di familiari al seguito).
A questo punto intervento dei tifosi, che pretendono il ritiro punitivo.
Dietro front dei calciatori e ritiro a Castelvolturno.
Così non va.La società non può accettare diktat dalla piazza, in particolar modo quella napoletana umorale come poche.
Chi oggi critica aspramente, giurava sul piazzamanto champions due mesi fa.
Ma quello che preoccupa maggiormente è la mancanza di decisioni univoche dei dirigenti del Napoli.
Reja avoca a sè la conduzione tecnica e lascia Datolo in panchina ritenendolo a ragione un doppione di Hamsik, Marino vorrebbe invece uno schieramento tattico diverso con Datolo e Hamsik contemporaneamente in campo.De Laurentis, invece tace e sembra in grosse difficoltà.
Caos più totale, in questo clima si innesta la contestazione dei tifosi, che mi sembra sospetta, perchè vengono esposti a fine partita striscioni di contestazione, da utilizzarsi in caso di sconfitta e da tenere nascosti in caso di vittoria
Mi domando ma uno che va allo stadio, incorraggia, fischia sta zitto al massimo, porta la bandiera , ma non lo striscione pronto per la sconfitta.
Ho visto spesso questo tipo di contestazioni che nascondevano problemi di rapporti tra tifo organizzato e società.
Ribadisco il concetto, il tifoso vuole vedere vincere la propria squadra, quindi cerca di fare quello che un tifoso può fare, cioè sostenere i beniamini in caso di difficoltà.Al limite se non ne può proprio più non va allo stadio.
Contestare per acquisti non fatti,autoreferenziando la propria presenza o riempire di fischi i calciatori al primo sbaglio non solo non è utile, ma è deleterio al massimo.In nessuno sport e tantomeno nel calcio si è assistito ad una resurrezione di una squadra perchè bastonata dai propri supporters, anzi si è assistito proprio al contrario.Gli atleti si lasciano andare, viene fuori la loro anima mercenaria,e il risultato è una caduta senza paracadute.

domenica 22 febbraio 2009

Solo pochi minuti fa i calciatori del Napoli hanno abbandonato il San Paolo

Solo intorno le 20,30 i calciatori del Napoli , il tecnico Reja, il DG marino e il Presidente De Laurentis hanno lasciato lo stadio San Paolo.
La situazione all'esterno si era calmata già da qualche tempo con l'abbandono da parte dei tifosi della rampa che va agli spogliatoi.
Nessuno ha lasciato dichiarazioni, quindi non si sa quale linea sia passata, quella dellaprima ora che voleva i calciatori a casa o quella pretesa dai tifosi che voleva tutti in ritiro.
Certo è che il clima è pesantissimo.
In questi casi, malgrado le ragioni credo che la i tifosi debbano stringersi intorno alla squadra,mettendo da parte le polemiche.
Tutto questo perchè in fondo i calciatori come categoria non sono mai stati cuor di leone e potrebbero come si dice in gergo " abbandonare la nave " e lasciare che il Napoli sprofondi ancora di più.

Il Napoli nel caos:contestazione dei tifosi e giocatori negli spogliatoi

Dopo la sconcertante prestazione del Napoli contro il Genoa con la conseguente seconda sconfitta casalinga, porta con sè una durissima contestazione del tifo organizzato.
I più caldi tra i tifosi hanno,infatto bloccato l'uscita degli spogliatoi chiedendo e ottenendo un colloquio col Direttore Marino.
A questo punto i giocatori vengono richiamati negli spogliatoi.
Reja nelle dichiarazioni post partita si era offerto come parafulmine, mentre nell'ombra restavano Marino e il Presidente.
La strada del ritiro anticipato visti i risultati sembrava essere stata scartata, ma l'opposizione dei tifosi probabilmente farà cambiare idea alla società.
Ora, però è l'ora della calma, non dimentichiamoci del Perugia di qualche anno fa che dopo un l'Intertoto e uno splendido girone d'andata retrocesse.
Ad oggi queste nefaste premesse non ci sono, però ci si mette poco a finire di rompere un giocattolo già di per sè mezzo compromesso.

domenica 8 febbraio 2009

Napoli :così non va

Continua il momento negativo del Napoli, che oerde anche con il Palermo.
La partita inizia subito male con due gol nello spazio di soli 13 minuti.Sterile la reazione degli azzurri che accorciano le distanze con un gran gol di Hamsik sul finire del primo tempo.Secondo tempo velleitario del Napoli che non riesce mai ad essere pericoloso.
Lavezzi non incide per niente, Denis un fantasma, ma ancora una volta è la gestione di Reja che non convince.
Se si decide di giocare a 4 dietro il quarto non può essere Maggio-
Insomma a destra , da dove sono venuti i due gol rosanero doveva giocare Santacroce con Maggio sulla linea dei centrocampisti, oppure se si sceglieva una squadra più difensiva Santacroce proprio al posto di Maggio.
Insomma un cambio modulo a metà che ha snaturato totalmente il Napoli.
Ora con questa confusione tattica, ci vorrà uno sforzo non indifferente per non piombare ancora più dietro in classifica.

lunedì 2 febbraio 2009

Finisce il calciomercato, senza botti per il Napoli

Chi si aspettava il colpo dell'ultimo minuto da parte del Napoli è rimasto deluso.Non si è mosso niente.Eppure le ultime prestazioni della squadra azuurra facevano pensare a possibili rinforzi, come d'altronde era già successo l'anno scorso.
L'unica operazione resta quella dell'ingaggio dell'argentino Datolo, certamente un buon giocatore, ma preso solo perchè Mannini è stato squalificato.
Marino ripete sempre che il mercato vero è quello di giugno, però lui stesso l'anno scorso si era smentito.
La ragione vera dell'immobilismo del Napoli e anche quello delle altre squadre è la crisi profonda che attraversa il calcio italiano .L'Inter ha dato in prestito Quaresma al Chelsea solo per sbarazzarsi per qulache mese dell'ingaggio e ha pure ceduto Dacourt.
La Roma prende due rincalzi come Motta e Diamoutene.
Il Milan si accontenta di qualche partita di Beckham.
Insomma soldi non ce ne sono,le televisioni pagano poco e la mutualità costringe i grandi club a dividere anche i pochi introiti.
Quando Moratti si stuferà di tirar fuori soldi in Italia, vedremo solo campioni a fine carriera, mentre i più forti andranno a giocare in Inghilterra e Spagna.
Tornando al Napoli,l'impressione è che il Presidente dopo gli investimenti iniziali voglia monetizzare e rientrare di qualche soldo, sperando nei risultati sportivi.
Solo che senza calciatori non si va da nessuna parte e al Napoli mancano i ricambi.
Ora che i titolari sono in crisi atletica e di forma, riserve all'altezza avrebbero fatto comodo, invece i vari Grava, Montervino,Dalla Bona,Pia non sono adatti a palcoscenici come quelli di serie A.
Adesso,però è inutile recriminare per quello che è stato, l'importante è che la squadra si riprenda,anche se la scazzottata di oggi tra Pazienza e Santacroce, testimonia del clima teso che si respira in casa azzurra.

domenica 1 febbraio 2009

Sarà Delio Rossi, il prossimo allenatore del Napoli?

I segnali ci sono tutti e vanno verso questa direzione.
L'anno scorso i "rumors" circa l'ingaggio dell'allenatore della Lazio da parte del Napoli erano insistenti, ma Rossi era sotto contratto e Lotito mise il veto.
Contemporaneamente Reja riuscì a passare il momento di difficoltà e il Napoli si comportò bene nel finale del campionato.
Ora La Lazio e Rossi non hanno ancora rinnovato e le parole dell'allenatore sono enigmatiche.
In casa napoletana il percorso di Reja, sebbene apprezzabile sembra terminato.
Credo che Marino, pensi che con il Friuliano sulla panchina non si riesca ad effettuare quel salto di qualità che il Napoli deve fare.
Reja è ottimo nella gestione spogliatoio, in questo, però aiutato e supportato da Marino,però gli manca quel qualcosa in più, quella modernità di idee che possa portare una squadra a sopperire con l'organizzazione alle deficienze tecniche.
Certo che Rossi è meno bravo nella gestione dello spogliatoio, basta vedere quest'anno come si è trovato in difficoltà dopo l'esplosione di Zarate che ha relegato in panchina uno tra Rochhi e Pandev.Però e mi ripeto, avrebbe alle spalle il DG Marino, maestro in questo tipo di cose.

sabato 24 gennaio 2009

Gli arbitri cominciano a pesare speriamo che Morganti...

Guardando la partita di stasera si è visto chiaramente come un arbitro può decidere un risultato.
Due grossi errori hanno penalizzato una bella Fiorentina.
Non è detto che la pertita l'avrebbero vinta i viola, ma sicuramente senza errori dell'arbitro sarebbe stata diversa.
Ora è il momento in cui gli errori delle giacchette nere fanno male, detrminano nel momento topico del campionato l'andamento di una stagione.
Ecco che si ricorre a tutte le armi a disposizione delle squadre,lamentele anticipate, piagnistei,dossier e similari.
Gli arbitri allora sono sotto presione e sanno che non possono sbagliare, soprattutto se a danno delle squadre più importanti.
Domani speriamo che Morganti abiia la giusta serenità, dopo le lamentele romaniste, le controlamentele di Marino e le finali smentite di Spalletti.

lunedì 19 gennaio 2009

Marino tuona contro il Napoli:la Champions è una bestemmia

Stavolta il Direttore Generale del Napoli Marino si è veramente arrabbiato.
La insulsa prestazione del Napoli lo ha veramente fatto uscire dai gangheri.
Non è possibile perdere contro squadre come Torino e Chievo in palese difficoltà tecnica e di risultati.Tutto ciò comporterà, e Marino lo teme fortemente, un regresso delle posizioni in classifica, perchè fatalmente il rendimento casalingo avrà qualche pausa mentre in trasferta non si intravedono segni di inversione di tendenza.
Ma analizziamo ancor meglio le cause di questo alterno rendimento.
Diciamo la verità nei quattro anni di gestione Reja , anche quando il Napoli era nettamente più forte delle altre squadre non si è mai riusciti a imporre una vera e propria superiorità.
Le vittorie sono venute, ma tutte stentate a volte casuali.
Ricordate il Bologna Napoli di serie B.Un 3 a 0 che per poco non diventa 3 a 3, o la disfatta a Bergamo con l'Atalanta sia quest'anno che quello precedente? Per non parlare del 3 a o subito a Catania.
La conclusione è che quando il Napoli affronta squadre agguerrite in ambienti ostili, si scioglie come neve al sole e qui c'entra il carattere, la mentalità.
Ma il Napoli riesce a perdere anche quando l'ambiente è più che accettabile come ieri a Verona e qui è questione di tattica.
In trasferta si deve giocare diversamente, si devono attaccare le fasce in superiorità numerica e questo il 3 5 2 non lo permette perchè si è sempre uno contro uno.Di più l'atteggiamento difensivo della squadra fa sì che i due esterni siano dei veri e propri terzini che quando attaccano sono costretti a correre per tutta la fascia, con il risultato di stancarsi presto e di essere inutili all'attacco.
Quindi il Napoli rimane con il solo attaccante centrale( Denis, Zalayeta ma anche quando c'erano Calaiò,Bucchi nessuno di questi ha mai segnato molto fuori casa) e il Pocho che essendo un fuoriclasse mette paura da solo alle difese avversarie.
Ma spesso non basta il solo Lavezzi e allora?.
Possibile che l'allenatore del Napoli non comprenda che così si collezionano sconfitte?
Ma poi se il risultato è sempre lo stesso perchè non provare a giocare in modo diverso?
Si potrebbe provare il 4 3 3 oppure giocare con un rombo a centrocampo mettendo Gargano vertice Basso, Hamsik vertice alto e Blasi e Pazienza ai lati.
Insomma sconfitta per sconfitta proverei a giocarmela diversamente.
Ieri Di Carlo ha giocato semplice, semplice, visto che non disponeva di esterni in grado di mettere in difficoltà quelli del Napoli ha inserito Pinzi e Esposito al centro dietro Pellissier, creando in quel settore una perfetta parità numerca, ma disponendo di giocatori veloci che mettevano in difficoltà gente come Rinaudo e Contini.
Senza senso il non utilizzo di Aronica, il più veloce dei difensori.Si è andati al macello senza cambiare una virgola con Rinaudo centrale che non riusciva a chiudere sui veloci attaccanti del Chievo.
Napoli senza spina dorsale , ma il manico di Reja lascia molto a desiderare.
Marino non è che pensa ancora a Delio Rossi che è ancora senza contratto?

mercoledì 7 gennaio 2009

Napoli- Catania che partita sarà?

Il Catania di Zenga è un'ottima squadra ben organizzata e che ha trovato in Mascara un grande realizzatore.Diciamo che la formazione etnea non ha grandi stelle, ma il collettivo è veramente notevole.Zenga ha curato soprattutto le situazioni di palla inattiva, studiandole proprio tutte fino ad arrivare a veri e propri spogliarelli.
Uno dei problemi che però ne è anche la forza del Catania è l'ambiente a dir poco vulcanico e anche certe voci sull'allenatore che alcuni vorrebbero pronto a cambiare casa ( Inter?), malgrado il contratto scada fra due anni.
Malgrado ciò comunque un Napoli appena appena in forma non dovrebbe avere eccessive difficoltà( incrociamo le dita) per avere ragione del Catania.
L'unico vero problema potrebbe venire dal Napoli stesso.
Il richiamo di Marino ad una maggiore personalità, qualche malumore interno (Zalayeta),i calciatori fuori rosa che hanno la loro ultima possibilità per piazzarsi presso una buona squadra,le feste che sempre hanno fatto male al Napoli, sono dei punti interrogativi che gravano sulla partita del Napoli.
Lo stesso Marino ha espresso qualche preoccupazione visto che nel passato le squadre di Reja a gennaio hanno fatto davvero male, costringendo il Dg a sconvolgere le sue strategie di mercato.
A proposito di mercato sono convinto che una o due acquisti il Napoli li farà.I nomi? Non quelli usciti questi giorni sui giornali.

venerdì 2 gennaio 2009

Il Napoli riprende gli allenamenti,per ora però mancano i sudamericani

Ripresa degli allenamenti per il Napoli, in vista della prossima partita con il Catania.
All'appello mancano i sudamericani, che sono ateesi in Italia al massimo per domenica.
Ci si appresta a questo nuovo anno, con le dichiarazioni d'amore del DG Marino e con il calciomercato.
Molti i possibili movimenti in uscita del Napoli, mentre sono pochi quelli in entrata.
Dovrebbero svestire la casacca azzurra Dalla Bona, Savini sicuramente, Pia, Gianello e Russotto probabilmente, mentre qualche possibilità di lasciare il Napoli c'è pure per Zalayeta e Bogliacino.
Discorso a parte per questi ultimi due giocatori.
Bogliacino è un pallino di Reja, ma ha poco spazio e inoltre il suo è un ruolo atipico che mal si adatta all'attuale struttura del Napoli.Provato dietro le punte Mariano non ha convinto.
Il Panteron, invece vorrebbe giocare di più e per questo fa sapere che ci sono sirene dalla Spagna, caso delicato per Marino.
Mannini poi il giorno 5 è atteso dalla sentenza per il presunto caso di doping del 2007(in effetti il giocatore è accusato di essersi presentato in ritardo al controllo)per questo,però il rischio di squalifica non solo è alto , ma l'indisponibilità del giocatore potrebbe anche essere lunga (rischia fino ad un massimo di due anni).
Queste considerazioni lasciano aperta la porta ad un eventiulae acquisto in sostituzione di Mannini: i papabili sono diversi da Pieri,a Galloppa fino a Pasqual, per non parlare di una possibile sorpresa dall'estero.
Si riprende sperando in un 2009 ricco di soddisfazioni e con una parola da tenere nascosta , ma non troppo .....Champ....

mercoledì 31 dicembre 2008

Lavezzi e Hamsik al Real?Oppure all'Inter?

C'era da aspettarselo, dopo il tentativo, riuscito,del procuratore di Lavezzi di avere per il suo assistito ( e per se') un congruo aumento di stipendio ( contratto fino al 2014 con ingaggio tra i 2,5 e i tre milioni d'euro annui), ora si presenta alla cassa l'agente di Hamsik.
Cominciano, infatti i rumor che vedrebbero l'interessamento del Real Madrid per Marek.Offerti circa 30 milioni di euro.
Siamo alle solite, la notizia è vera oppure serve per battere cassa, visto che Lavezzi è riuscito a spuntarla?.
Il pretesto per chiedere soldi non è nemmeno troppo originale.Hamsik vuole fare la Champions, se ci riesce col Napoli , allora non ci sono problemi altrimenti...
Altrimenti cosa.Per il Napoli non sarà affatto facile raggiungere la zona Champions, anzi diciamo pure che sarà molto , ma molto difficile,quindi in quel caso Marek che fa strappa il contratto e dice vado a giocare la Champions da un'altra parte?
Ma se per Marek , la cosa diventa comprensibile, non si comprendono le voci intorno al nome del Pocho.Probabilmente i più informati sapranno che gli accordi tra il Napoli e il giocatore argentino non sono stati ancora sottoscritti, sebbene alla base ci sia un accordo verbale.Allora perchè non sparare ancora qualche trattativa o qualche richiesta di club stranieri per spuntare qualche euro in più?
Sporco mondo del calcio.
Non commento la voce dello scambio con Adriano per pura decenza.Marino dovrebbe solo impazzito per privarsi di uno dei suoi gioielli per portarsi a casa un giocatore distrutto.Piena solidarietà all'uomo Adriano,ma il calciatore è ormai irrecuperabile.

mercoledì 15 ottobre 2008

Ma Gustavo Denis è un bidone o no?

Il campionato è cominciato da qualche giornata e noi tifosi del Napoli ci domandiamo se la campagna acquisti di quest'anno sia stata fruttuosa o meno.
Particolarmente il dibattito riguarda Denis , il centravanti scelto da Marino per rinforzare l'attacco.
Che qualche perplessità esista lo conferma il fatto che lo stesso Marino continua a tessere gli elogi della punta argentina, dicendosi sicuro della sua esplosione, insomma il DG gioca di anticipo.
Anche Reja sembra spazientirsi,perchè concede sempre più spazio a Zalayeta, malgrado il cattivo stato di forma della punta uruguagia.
Ma Denis è forte o no?
Credo che Denis più che forte sia abbastanza adatto al calcio italiano, perchè è uno che col fisico ci sa fare, che ha un discreto colpo di testa e non ha i piedi di marmo di Sosa.
Oggi poi in Italia non ci sono difensori fortissimi e i pochi decenti non hanno nemmeno loro una gran tecnica.
Certo è che se il Napoli gioca con Lavezzi, praticamente a centrocampo e con i due esterni costretti a ripiegare, non ci sarà centravanti che tenga.
In sintesi Denis è un buon giocatore, ma forse per fare quel salto di qualità al Napoli ci voleva qualcosa in più.
Che ne dite?